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  • Immagine del redattoreCoach Dragoni

Sei programmato per fallire?


Quanto spesso vi capita di fissare in testa un obiettivo? Iniziare a lavorare per raggiungerlo, ma dopo qualche tempo desistete e lasciate perdere?

Beh io spero per voi che la risposta sia MAI! Ma la realtà dei fatti dimostra che spesso lasciamo perdere ancora prima di intraprendere qualunque azione che ci porti al raggiungimento del risultato sperato. Perché ci comportiamo così?

Sappiamo bene quanto ci gioverebbe raggiungerlo, i benefici che ne trarremmo e la nuova motivazione che ne risulterebbe, eppure, ci tiriamo indietro.

Mi sono posto questa domanda perché sempre più spesso mi capita di avere a che fare con clienti che si arrendono ancora prima di iniziare, vedono un esercizio o un programma e ancor prima di partire dicono “ma io non ce la farò mai”!

Ho iniziato quindi a domandarmi: “ma queste persone sono veramente PROGRAMMATE PER FALLIRE?” Come riesco a convincerle che ce la possono fare? che quello che gli chiedo è si difficile ma alla loro portata!

Sarà che la mia formazione nasce nel settore degli sport da combattimento e accetto più facilmente la sconfitta della resa, ma quest’abitudine sempre più frequente ad arrendersi senza nemmeno provare iniziava a farmi impazzire quindi, come capita ogni volta che mi trovo di fronte ad un ostacolo, ho iniziato a studiare e ad informarmi per cercare di abbatterlo.

Inizialmente ho indagato sul perché e da dove nasceva questo pensiero e mi sono reso conto che spesso e volentieri la risposta dei clienti si riduceva a un “so che è così e basta”, e si rifiutavano di andare oltre……lavoro per gli psicologi insomma, non per il sottoscritto.

Naturalmente io non mollo facilmente, quindi ho smesso di chiedere ai clienti e mi sono affidato a professionisti del settore, per me non era una questione economica come si potrebbe pensare, un cliente in più o uno in meno non mi avrebbe cambiato la vita, quello che mi demoralizzava era l’incapacità di essere REALMENTE utile a quella persona.

Sapevo che se avesse seguito i miei consigli e il mio programma avrebbe ottenuto il risultato desiderato! Ma come bypassare questo blocco mentale?

Nella mia ricerca mi sono imbattuto in concetti che hanno radicalmente cambiato il mio modo di vedere le cose. Ora vi riporto alcuni spunti che a mio parere potranno farvi riflettere e spero aiutarvi a lavorare su voi stessi.

Iniziamo col capire il perché così spesso tendiamo a lasciar perdere, analizzando quei fattori che influenzano il nostro pensiero così da prenderne coscienza.

I FILTRI

Dovete sapere che fin dalla nascita siamo sottoposti a una vera e propria programmazione mentale. I nostri genitori, l’ambiente in cui viviamo e le persone che frequentiamo, condizionano inconsciamente la nostra personalità.

Senza che ce ne rendiamo conto ognuno di questi elementi ripetuti nel tempo, crea una sorta di filtro che modifica e condiziona la percezione della realtà che ci circonda.

Vi faccio un esempio banale per essere più chiaro; quante volte da piccoli vi siete sentiti dire “no, questo non si tocca” eppure se ci pensate ora, sapete bene che non ci sarebbe stato nulla di male nel farlo, ma il continuo ripetere quella frase ha fatto si che voi non eseguiste più il tentativo di toccare quel determinato oggetto. Bene, in quel caso vi è stato inserito un filtro. Il vostro cervello ha registrato e assunto per vera la concezione per cui toccare quel determinato oggetto era male e che avrebbero potuto farlo solo mamma o papà.

Un altro esempio... Vi ricordate il vecchio adagio “dimmi con chi vai e ti dirò chi sei”?

Non avete mai notato che quando vi appassionate a una cosa pian piano vi circondate e frequentate quasi esclusivamente persone con la vostra stessa passione?

Potrei andare avanti all’infinito ma credo abbiate afferrato il concetto quindi passiamo al secondo input su cui ragionare.

PROFEZIA AUTO AVVERANTE

Quante volte è capitato che vi sembri vada tutto storto, e più pensate che questo accade e più questo si realizza! Questa è definita “profezia auto avverante”.

Se pensate che una cosa andrà storta entrate in modalità auto boicottante per cui inconsciamente opererete per far si che vada tutto male per poi poter dire “eh ma lo sapevo”. Questo saper di “essere bravi a fallire” risulta quasi consolatorio in questo caso.

Dite la verità ora che ci pensate è proprio vero!

AUTOSTIMA

Capita spesso di perdere la fiducia in se stessi nei periodi no, giusto?

Avete sbagliato nel fare qualcosa o magari qualcuno vi ha redarguito per il vostro comportamento e la vostra autostima è scesa ai minimi storici. Questo è un altro fattore importante che condiziona le vostre azioni.

Più la fiducia in voi stessi è bassa e più tendete a lasciar perdere, magari rimandate perchè non ve la sentite di affrontare determinati problemi e questo peggiora ancora di più la situazione e vi riconduce al punto precedente.


PERCEZIONE DI SE E GUIDA INTERIORE

Avete presente quella vocina che sentite quando dovete prendere una decisione importante che vi consiglia e vi fa ponderare bene tutte le possibilità?

È definita dagli esperti: guida interiore o coscienza. Per noi popolani, questa è la somma di tutte le nostre esperienze ed è fortemente influenzata da tutti i fattori sopra riportati.

Se negli ultimi tempi è andato tutto storto, la vocina vi spingerà a lasciar perdere, come meccanismo di autodifesa vi dirà che non siete capaci, che la cosa non fa per voi e continuerà fino a che qualcosa non interrompe il flusso negativo.

Spero che questa breve e superficiale analisi vi abbia reso un po’ più consapevoli dei problemi che si celano dietro a una resa o un fallimento.

Il fatto soltanto di ragionare su queste cose ha cambiato molte mie percezioni e mi ha aiutato a eliminare o mitigare quelle “resistenze” che spesso anche il mio subconscio propone.

Ora però che avete chiaro il problema, come potete affrontarlo?

Beh se vi rendete conto che è patologico il supporto di un professionista è indispensabile ma, se la cosa capita solo ogni tanto, c’è qualche suggerimento che voglio darvi perché l’ho provato su me stesso con risultati soddisfacenti.

Dico soddisfacenti perché mi rendo conto che i periodi no ci saranno sempre e che capiterà che la mia autostima sarà bassa ecc. ecc. Però ora me ne rendo conto e so di poterli superare con un po’ di pazienza.

I consigli del coach:

Per lavorare sui filtri mi viene sempre in mente il discorso di mia mamma sul cibo, spesso le dicevo “non mi piace” e la sua risposta era sempre “se non lo hai mai assaggiato come puoi dirlo?” Per assurdo quando pensate di non essere in grado di fare una cosa, la prima domanda che dovete farvi è proprio questa: “se non l’ho mai fatto come posso sapere di non essere in grado?”.

La seconda domanda che vi consiglio di porvi è: “se non riesco a farlo cosa c’è di male?” In fondo quando uscite dalla vostra comfort zone lo fate per migliorare e imparare qualcosa di nuovo no? Quando mi capita nei corsi dei bimbi quello che dico sempre é: “sei qui per imparare, se lo avessi già saputo fare probabilmente saresti altrove quindi non aver paura, prova, sbaglia, correggiamo quello che non va e proseguiamo così fino a che non riuscirai a farlo, anzi finché non sarai il più bravo nel farlo.”

Per quel che riguarda la profezia auto avverante, è vero che funziona in negativo ma è vero che funziona benissimo anche in positivo, provate a chiudere gli occhi e a rivivere un momento in cui avete fatto qualcosa che non sapevate fare e siete riusciti a farlo….ci siete? Bene ora ripetete a voi stessi che anche questa volta, com’è già successo in passato, riuscirete a fare quello che vi siete prefissati.

Ancora non ne siete convinti? Ok provate, tenendo sempre bene in mente le emozioni provate quella volte che ce l’avete fatta, a ripeterlo ad alta voce con un tono sicuro. Ora andate di fronte a uno specchio e rifatelo ancora, sono certo che a questo punto andrà molto meglio.

Avete ripercorso un evento passato, avete fatto tesoro di quelle sensazioni e ora, giustamente, volete che si ripetano, sapete di potercela fare perché non è la prima volta che avete affrontato una difficoltà, che avete passato un brutto periodo e ne siete usciti alla grande a testa alta, no? Voi siete forti e potete fare tutto ciò che vi viene in mente, avete il carattere, avete la motivazione e la voglia di farlo quindi fatelo!

Pensare e leggere queste cose vi ha fatto ripensare a quanto in realtà siete tosti? Avete ricaricato la vostra autostima? Benissimo è ora di darci dentro, affrontate il problema e lavorateci, la vostra coscienza probabilmente ancora tenterà di boicottarvi ma cercate di affrontarla con la tecnica “ACDC” o “a cazzo di cane”, fate quello che vi siete prefissati senza paura, con il cuore di un bambino, lui non avrebbe dubbi, lo farebbe e basta, magari non otterrebbe un risultato soddisfacente o il migliore del mondo ma comunque lo farebbe.

Ricordatevi che il nostro sistema di apprendimento è basato sugli errori e non sui successi, negli sport da combattimento questo è un must perché sulla sconfitta di un atleta si può lavorare analizzando cosa è andato e cosa no per poterlo migliorare e far si che l’incontro successivo non si ripeta, perché dovrebbe essere diverso per tutto il resto?

Affrontate i vostri demoni, magari non ne uscirete vincitori al primo round ma sicuramente avrete imparato qualcosa di più su voi stessi, avrete capito l’eventuale errore e saprete come affrontarlo se si dovesse ripresentare….se non è crescita questa cosa lo è?

Nel mondo della lotta si è soliti usare questo mantra “ sul tatami o si vince o s’impara” questo perché non esiste sconfitta nel cuore di chi lotta, per ciò in cui crede!

Spero che leggere quest’articolo vi sia piaciuto quanto a me scriverlo, sono cresciuto molto affrontando questi argomenti e spero abbiano aiutato anche voi quanto hanno fatto con me.

Come sempre se ne hai voglia, ti chiedo di lasciare un commento sotto l’articolo, amo discutere e avere un parere su ciò che scrivo, se poi ti è piaciuto un like o ancora meglio una condivisione sono sempre graditi.

Ti auguro una buona giornata all’insegna dello sport e della crescita persona.

Coach

Paolo Dragoni

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